Harry Bertoia nasce a San Lorenzo d’Arzene il 10 marzo 1915. San Lorenzo era un piccolo paese rurale, appartato, come ricordava Harry “in lontananza potevo vedere le Alpi in inverno, era molto tranquillo e non succedeva mai niente.” I suoi primi anni di vita trascorrono in paese e nei dintorni, fin dove ci si poteva spingere a piedi o con la bicicletta. A San Lorenzo la scuola pubblica arrivava al terzo o quarto anno, si faceva poca scuola. Harry è bravo ma il suo interesse è creare con semplici materiali disponibili in una casa rurale: fili di ferro, bastoncini di legno e poco altro. La sua passione è il disegno e all’età di tredici anni frequenta un corso serale in una località vicina, Casarsa. “Non era molto distante perché andavo comodamente la sera in bicicletta. Frequentavo questo corso due volte alla settimana, e questa è stata l’unica formazione scolastica in disegno che ho ricevuto in Italia”. Le lezioni però durano pochi mesi, disegna con il gesso sui muri, o sulla terra battuta, il padre inizia a pensare alla possibilità di portarlo con sé negli Stati Uniti. E così gli propone una scelta: “Bene, ci sono due possibilità, la prima è che tu venga con me negli Stati Uniti e l’altra che tu faccia domanda per frequentare l’Accademia di Venezia”. Non fu facile decidere ma Harry sentiva che nel nuovo mondo avrebbe avuto maggiori possibilità. Nel 1930 emigra negli Stati Uniti e si unisce al fratello Oreste, operaio della Ford a Detroit. Grazie ad una borsa di studio viene ammesso alla Cass Technical High School di Detroit, dove si diploma nel 1936. Contemporaneamente segue le lezioni presso la Detroit Society of Arts and Crafts, mettendosi in luce nella ristretta cerchia artistica della città. Nel 1937 viene accolto alla Cranbrook Academy of Art di Bloomfield Hills nel Michigan, una vera culla di talenti, tra questi Eliel Saarinen, Charles Eames e Florence Schust (Knoll). Grazie alle sue notevoli capacità ottiene prima la cattedra del Dipartimento di lavorazione dei metalli (1942), poi la direzione del Laboratorio di stampa. Il 10 maggio 1943 sposa a Cranbrook Brigitta Valentiner. Tra il 1943 e il 1946 lavora con gli Eames in California ma nel 1950 viene chiamato in Pennsylvania dalla Knoll per creare una nuova linea di sedie: la Bertoia Collection prodotta dal 1952 si rivela un successo straordinario che continua tutt’ora. Nel 1960 inizia a lavorare alle sculture sonore e tra il 1968 e il 1969 restaura il fienile di Barto creando uno studio di registrazione permanente dove prenderanno forma 11 Lp intitolati Sonambient. Harry Bertoia muore a Barto il 6 novembre 1978, rivolgendo queste ultime parole alla sorella: “Ave, pensavo sempre di fare un viaggio con te, ritornare nel nostro paese a S. Lorenzo, girare attorno a quelle belle montagne del nostro Friuli. La bellezza di quei posti mi chiamava e li sognavo sempre… ma ora è troppo tardi per me. Devi andare tu e portare i miei saluti a tutti e dire alla gente che non mi sono mai dimenticato. Proprio in questo istante, sento l’erba così verde che mi solletica sotto i piedi”.

PERCORSO ARTISTICO

Sia che si tratti di monotipi, disegno di gioielli, sedie in filo di acciaio o sculture, l’eccezionale talento di Harry Bertoia si sviluppa attraverso l’esplorazione di diverse aree artistiche e l’esposizione e il confronto con quarant’anni di arte americana. Le straordinarie capacità manuali e la grande conoscenza dei materiali, risultato di un’intensa e incessante ricerca, hanno reso possibile la realizzazione di opere di rara bellezza, affascinanti e originali. Caratteristica principale della sua creatività è l’attenzione rivolta a tutte le possibilità offerte dai diversi materiali, in particolare la relazione tra movimento, spazio e il suono.

MONOTIPI

Harry Bertoia inizia a realizzare i primi monotipi a Cranbrook, sviluppando una tecnica molto personale e fluida, e continua a produrne per tutta la vita. Il disegno è per lui un metodo per esplorare e fissare sulla carta l’idea originale dietro un nuovo oggetto o scultura.

SEDIE

Nel 1950, Hans e Florence Knoll offrono a Bertoia la possibilità di sviluppare i suoi concetti artistici in piena libertà. Da questa sfida nasce una linea di sedute “fatte per lo più d’aria” come descrive Bertoia; un’icona del design anni ’50 tuttora in produzione.

SCULTURA

Dopo aver lavorato con Charles Eames in California (1947), Bertoia inizia a pensare quasi esclusivamente alla scultura in metallo. La sua ampia opera di scultura può essere classificata in diversi tipi a seconda della forma e della tecnica di realizzazione: sculpture & platform (semplice assemblaggio di barre e altri piccoli elementi su una base piana); welded screens (schermi saldati); wire and clouds (fili e nuvole di metallo); phytomorphic fountains (fontane fitomorfe); dandelions (soffioni, fiori di tarassaco); melt-coated wire (fili con gocciolature di metallo); spill castings (fusioni a getto); metal deposits (depositi di metallo); bundled wire sound sculptures (sculture sonore con fasci di barre metalliche).

COMMISSIONI PUBBLICHE

SONAMBIENT

Nel 1959 Harry Bertoia percuote accidentalmente due barre di metallo ed è fortemente colpito dal suono che emettono. “Quando ero giovane, vivevo in un piccolo paese in Italia… un giorno nell’aria c’era un grande eccitazione… e qualcuno mi disse che un vescovo dalla Cina stava venendo a visitarci. Tutte le campane delle chiese della zona suonavano per celebrare l’avvenimento. Io credo che il mio lavoro con il suono sia un tentativo di ricreare la magia di quel momento, ma ovviamente è molto di più”. Dal 1969, anno del restauro del fienile di Barto, Harry lavorerà in continuazione, con l’aiuto del fratello, a suonare e a registrare il suono di oltre un centinaio di sculture tonali. “Ciò che all’esterno sembrava un normale fienile era all’interno uno strumento musicale. Al posto delle rastrelliere per il fieno c’erano file di barre in metallo disposte a gruppi sul pavimento di legno”. Nel 1970, in questo affascinante spazio, rimasto fino ad oggi inalterato, sono stati registrati, sotto l’etichetta di Sonambient ™, 11 albums LP.

LINK PER APPROFONDIMENTI